La rimozione precoce delle ovaie può portare allo sviluppo di condizioni mediche croniche e all’invecchiamento precoce, secondo un nuovo studio. Le donne che si sottopongono a ovariectomia prima dei 46 anni possono avere un rischio maggiore di artrite, apnea notturna e fratture ossee.
Un'ovariectomia è una procedura chirurgica per rimuovere una o entrambe le ovaie. Le ovaie svolgono un ruolo importante nella produzione di estrogeni e progesterone, gli ormoni cruciali per le mestruazioni e l'ovulazione. A parte il ruolo riproduttivo, questi ormoni sono necessari per la salute del cervello, la forza delle ossa e la regolazione dei livelli di zucchero nel sangue.
L'ovariectomia viene eseguita in persone con condizioni come endometriosi, cancro ovarico e tumori non cancerosi nelle ovaie. Quando la procedura prevede la rimozione di uno ovaia, si chiama ovariectomia unilaterale, mentre la rimozione di entrambe le ovaie è nota come ovariectomia bilaterale.
Per l’ultimo studio, i ricercatori della Wake Forest University School of Medicine nella Carolina del Nord hanno valutato 274 donne che avevano subito una PBO (ovariectomia bilaterale in premenopausa) con o senza isterectomia (rimozione chirurgica dell’utero).
Le cartelle cliniche dei partecipanti sono state valutate per determinare le condizioni croniche. Utilizzando test neurocognitivi e valutazione della funzione fisica, sono state misurate la loro funzione cognitiva, forza e mobilità.
I ricercatori hanno scoperto che le donne sottoposte a PBO di età compresa tra 46 e 49 anni avevano un rischio maggiore di sviluppare artrite e apnea ostruttiva notturna. Le donne sottoposte alla procedura prima dei 46 anni avevano un rischio elevato di artrite, asma, apnea ostruttiva del sonno e fratture ossee.
"Le donne con una storia di PBO (ovariectomia bilaterale in premenopausa) con o senza isterectomia concomitante o precedente, soprattutto di età <46 anni, presentano condizioni più croniche nella tarda mezza età rispetto ai referenti", hanno scritto i ricercatori in un articolo pubblicato sulla rivista rivista Menopausa.
I ricercatori sperano che i risultati aiutino i pazienti che stanno prendendo in considerazione l'ovariectomia a prendere decisioni informate sulla procedura.
"Lo studio è importante perché enfatizza le informazioni che già conosciamo, e cioè che... l'ovariectomia bilaterale in premenopausa [PBO] non è positiva per la salute delle donne ed è associata ad un aumento del rischio di una serie di malattie croniche" disse La dottoressa Stephanie Faubion, direttrice della salute delle donne presso la Mayo Clinic, che ha condotto lo studio.
Pubblicato da Medicaldaily.com